Orientare sistematicamente la società verso la cultura del riciclo e della sostenibilità ambientale. Riqualificare il contesto territoriale e culturale della periferia di una grande città come Torino attraverso azioni concrete e partecipative. Recuperare gli scarti del settore della moda per trasformarli in opere d’arte e di design da rivendere per generare valore economico da utilizzare per nuovi progetti nel sociale. E infine, riunire in un network allargato attori quali enti pubblici, associazioni culturali e imprese private per agevolare la nascita di un nuovo modello di welfare culturale e di comunità.
Sono gli obiettivi nobili e al tempo stesso ambiziosi che hanno dato vita al progetto “Riflessioni Circolari. Ricucire il territorio. Tra abito e habitus”. Si mette in risalto il gioco di parole tra il vestito cucito dal sarto e il termine latino usato per indicare il comportamento di un individuo o più genericamente un’attitudine, una tendenza, una consuetudine. Il progetto riesce infatti a coniugare arte, moda e produzione, didattica e cura, territorio, responsabilità sociale d'impresa ed economia circolare, al fine di creare una relazione sistemica tra cultura, arti, salute ed educazione.
Nasce da un’idea dell’artista poliedrica Sara Conforti, torinese classe 1973, fondatrice dell’associazione culturale hòferlab - al suo decimo anniversario - e da molti anni impegnata nello sviluppo di progettualità che promuovono la cultura della moda circolare e la connessione tra industria culturale e manifatturiera, oltre a progetti artistici che coinvolgono donne in stato di fragilità e vittime di abusi, maltrattamenti e violenze.
ll concept prende forma nell’estate 2021, quando il team di hòferlab ass. cult. partecipa a TorinoProxima. Dall’immaginazione civica a all’impresa sociale (torinoproxima.it) iniziativa della Fondazione Compagnia di San Paolo in collaborazione con SocialFare | Centro per l’Innovazione Sociale che offre ad un gruppo selezionato di progetti “di prossimità” l’opportunità di seguire un percorso di formazione e accompagnamento guidati da esperti di Innovazione Sociale. Il supporto economico da parte della stessa Compagnia di San Paolo, il contributo della Città di Torino attraverso il progetto Vallette 2030 e il cofinanziamento dell’Associazione Tessile e Salute, cui si aggiunge il patrocinio e il contributo della Circoscrizione 5, permettono quindi lo sviluppo e l’avvio dei lavori.
Un progetto unico in Italia anche per numero di attori e destinatari coinvolti. La rete di partner che l’artista è riuscita a tessere, e che hanno fortemente creduto nella sua mission, è davvero folta e di alto livello.